AVVERTENZA: Se non l'avete già fatto dovete ovviamente prima leggere la sezione CONOSCERE - IL MAZZO, e
quella IMPARARE - REGOLE GENERALI
N.B. Le presenza di varianti più usuali su alcuni punti delle regole è segnalata con il simbolo [V1], [V2] ecc.. come rimando all'ultimo paragrafo dove vengono spiegate.
Il gioco è appunto per 3 GIOCATORI, con solista (1 contro 2) oppure ognuno per sé, da stabilire in conseguenza di un unico giro di dichiarazioni/impegni.
In senso antiorario il mazziere estratto distribuisce 4 giri di 5 carte e pone il monte restante di tre carte al centro.
All’interno dell’unica licitazione ogni giocatore può parlare una volta sola.
In ordine, a partire dal giocatore alla destra del mazziere ognuno può dire:
passo: proporre cioè di mandare a monte la smazzata
solo: decide di giocare da solo contro gli altri due.
Il mazziere, cioè l’ultimo a parlare ed a chiudere le dichiarazioni, se entrambi i giocatori precedenti passano, può oltre che dire:
passo e solo [V1], anche dichiarare,
ognuno per sé decidendo che la smazzata si dovrà giocare senza un solista, ognuno per sé appunto.
Se tutti hanno passato si procede ad una nuova distribuzione con il prossimo mazziere
Sia se c’è un solista sia se il mazziere abbia detto ognuno per sé, il dichiarante prende il monte, lo mostra agli altri [V2] e fa lo scarto.
In entrambi i casi apre la prima presa il giocatore alla destra del dichiarante (solista o mazziere) [V3].
Si conteggiano le somme dei punti complessivi delle due parti (come spiegato nella sezione Valore di punteggio delle carte), ricordandosi di assegnare le carte del monte a chi spettano ed i 5 punti a chi fa l’ultima presa, e si assegnano quindi:
- con il solo (1 contro 3) [V4]:
- il solo si segna: +/- 4 x [SOMMA PUNTI – 55]
-gli avversari, ognuno: +/- 2 x [SOMMA PUNTI – 54]
(nota bene: i tre punteggi dovranno quindi sempre sommare zero)
- ognuno per sé:
- il mazziere si segna: +/- [SOMMA PUNTI – 37]
- gli altri: +/- [SOMMA PUNTI – 36]
Dummett descriveva solo alcune possibili comunicazioni del possesso di alcune carte importanti con la seguente terminologia.
Chi ha l’apertura della presa può dire:
- Batto = comunica di avere 20 + 18 o 19
- Ho il 20 = comunica di avere Giove
- Non batto = comunica di non avere Giove
Solo alcuni consentono ulteriori espressioni:
- Batto forte = comunica di avere 20 (Giove) + 2 arie tra 19, 18 e 17
- Sfondo = comunica di avere 20 (Giove) + 3 arie tra 19, 18, 17 e 16
- Sfondo i tavoli = comunica di avere 20 (Giove) + tutte le altre 4 Arie
Secondo quanto riportato dal Sig.Simone Cardullo (vedi nota finale) pur se con una grande variabilità di usi da circolo a circolo sono usuali anche ulteriori consultazioni consentite tra i compagni che si oppongono al Solista. Egli raccoglie alcune di queste comunicazioni sotto il termine di chiamate e vi ricomprende sia possibili inviti al compagno, più o meno codificati, di uscire in un determinato seme o a trionfi, fino a veri e propri resoconti di situazioni di carte possedute in un determinato seme o a trionfi. Avverte però che i contenuti di queste chiamate sono solitamente accettati con il limite di non essere completamente rivelatori del contenuto della mano e soprattutto con la caratteristica della ambiguità e ingannevolezza in modo da consentire, se riuscite, una sorta di tranello al solista che comunque deve restare più possibile disorientato dalla chiamata e dalla sua risposta. Precisa inoltre che solo uno dei due giocatori, e cioè quello alla sinistra del Solista (ciò non quello che apre la prima presa), può effettuare la chiamata vera e propria descrivendo le carte importanti possedute come vedremo sotto.
Cita ad esempio che alla domanda "come stai a Trionfi?" il compagno possa rispondere secondo una terminologia codificata o genericamete "bene" o "non bene" o in maniera più dettagliata
con:
- ho i miei = ho 7 Trionfi
- quasi = ho 6 Trionfi
- ti accompagno = ho < 6 Trionfi
- più = ho >7 Trionfi
Pur se non presentate in maniera organica nel libro, dalla lettura degli esempi che al più presto si spera ci chiarire con spiegazioni dirette, la risposta alla richiesta del compagno
"chiama", si risolve sostanzialmente in una elencazione "in negativo" delle carte importanti possedute in tutti e quattro i semi, senza però precisare quali; ad
esempio:
- tutto = in un seme no ho nessuna figura e potrei non avere nemmeno
scartine
- tranne il cavallo = in un seme ho il Cavallo come unica figura
- Re e Cavallo = in un seme ho Regina e Donna come uniche figure
- Re e Regina = in un seme ho Cavalloe Donna come uniche figure
Sono possibili altre richieste come: "Hai fagli?" o "Hai Re?".
Sul significato della indicazione "batto" dà invece una spiegazione completamente alternativa a quella di Dummett, descrivendola invece come la richiesta al compagno di andare in presa o
comunque di giocare la sua carta migliore, con accezione quindi in parte simile al "busso" del Tressette. Segnala anzi anche l'uso della l'indicazione opposta con la terminologia
"faccio io", con la richiesta cioè di non forzare il gioco.
Stupisce invece che il Sig.Cardullo non descriva come in uso nessuna delle comunicazioni invece citate da Dummett. Da una scoperta da "indagini" sul campo a Tortorici dell'estate 2014, infatti,
espressioni quasi identiche sono consentite a Tortorici nel gioco a 4, e Dummett non ne ha mai fatto cenno. Potrebbe effettivamente trattarsi di una confusione originaria risalente a quando sono
state trascritte le descrizioni dei giochi da parte di Dummett, oppure di una pratica ristretta magari solo a pochi Circoli a Barcellona da cui Dummett aveva avuto indicazioni, magari per una
maggiore connessione alla possibile "fonte" alternativa del gioco a Barcellona, e cioè quella tortoriciana, come ipotizza lo stesso Sig.Cardullo.
Si effettua così un numero prefissato di smazzate, decidendo un numero massimo di mani e tenendo il conto cumulativo dei punteggi personali. In alcuni casi si può stabilire inizialmente in
alternativa un tempo di durata del gioco. In questo caso, si prevede in alcuni circoli, che allo scadere del tempo prefissato si facciano tre ulteriori giri, più un eventuale giro aggiuntivo
detto "girissimo", solo su richiesta di almeno o più giocatori (usualmente quelli in perdita!).
Sono documentate alcune varianti, il cui utilizzo può essere pattuito prima di cominciare a giocare:
[V1] Il mazziere, nel caso abbiano passato i primi due giocatori non ha la possibilità di dire Solo. Può solo passare anche lui annullando la smazzata o dire ognuno per sé prendendo come prima lui il monte e facendo lo scarto.
[V2] Il monte non viene mostrato agli altri da chi lo prende tra le sue carte.
Nella versione descritta da Simone Cardullo, corrispondente a quella praticata al Circolo Corda
Frates di Barcellona (vedi nota finale), solo il mazziere usufruisce del diritto di non mostrare il
monte, in entrambi i casi di solità o di gioco ognuno per sé.
[V3] Nel caso di un solista, è lui ad avere diritto ad aprire la prima presa.
[V4] Il punteggio nel caso di gioco con il solo (1 contro 3) viene conteggiato così:
- il solo si segna: +/- 2 x [SOMMA PUNTI – 55]
-gli avversari, ognuno: +/- [SOMMA PUNTI – 54]
Di questo gioco, nella versione con l’applicazione della variante [V2] ed il punteggio come previsto nella [V4] è reperibile una versione free software, molto utile per impratichirsi con le carte.
Sul gioco a 3 di Barcellona, è stato pubblicato recentemente un piccolo libro, da parte di uno degli ultimi "maestri" giocatori, che si è preso la briga di documentare nel dettaglio "usi e costumi" di circolo, in particolare della Corda Frates, segnalando anche piccole varianti e approfondendo l'uso di particolari dichiarazioni consentite tra i compagni, con significato apparentemente differente da quello documentato da Dummett sulla base delle esperienze con i giocatori da cui aveva appreso il gioco. Abbiamo già integrato nella descrizione del gioco alcune di queste indicazioni, e non appena avremo modo di incontrarlo personalmente per vari piccoli chiarimenti, segnaleremo nel dettaglio queste ulteriori pratiche.
Lettura quindi rara, e che non può mancare nella biblioteca di tutti gli appassionati!
Simone Cardullo, I Tarocchi Siciliani, Giambra Editori, Terme Vigliatore (ME), Agosto 2014